The secret – Le verità nascoste: Il ritorno del carnefice

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Trama di The Secret – Le verità nascoste

The Secret – Le verità nascoste è il II film diretto da Yuval Adler, ambientato nell’epoca post bellica. È basato sulle vicende di Maja, donna rumena vittima dell’Olocausto, di cui nessuno conosce il passato, nemmeno suo marito Lewis. Nella cittadina americana in cui vive insieme alla sua famiglia, un giorno in compagnia di suo figlio avvista il suo carnefice. Sarà davvero lui o è soltanto ancora troppo colpita da quel tragico evento passato? Dopo aver incastrato il sospetto carnefice, si trova costretta a condividere il suo segreto con il marito Lewis, il quale matura sempre più la paura che la moglie se la sia presa con l’uomo sbagliato. Ella vuole a tutti costi provarlo del contrario. Maja a mano a mano ricostruirà i pezzi del tragico evento, con o senza l’aiuto del sospettato Thomas o di suo marito. Ella crescerà come personaggio, arrivando ad accettare ciò che è successo, lasciando da parte il risentimento e facendo nascere il perdono. Ma anche in questo caso, siamo sorpresi. Qualcosa andrà storto.

Il film uscirà nelle sale il 15 ottobre e noi vorremmo offrirvi una recensione il più possibile senza spoiler.

Recensione di The Secret – Le verità nascoste

Fine anni ’50, America. Il film si apre con delle bolle di sapone, che combaciano con la tranquillità emotiva della nostra protagonista. Ma questo equilibrio verrà presto interrotto dal suono di un fischio proveniente da un uomo alto e biondo. Il sonoro quindi si dimostra fondamentale: accosta il passato al presente, quel fischio per la protagonista è un’orrenda epifania. Osserviamo Maja sin da subito turbata da quel suono, tanto da voler seguire l’uomo che l’ha emesso e da diventarne ossessionata: è convinta che egli sia il suo carnefice, ma noi spettatori questo ancora non lo sappiamo; per 25 minuti circa non riusciamo a capire la natura delle azioni di Maja, percepiamo soltanto che la protagonista sembri provare vendetta e risentimento nei confronti dell’uomo. Non conosciamo il suo segreto. Siamo incollati allo schermo in questa fase di azioni di Maja: cerchiamo di coglierne tutti i particolari, ma non siamo sicuri al 100% delle nostre supposizioni. Il montaggio si dimostra abbastanza veloce proprio per mantenere alta la tensione e per farci immedesimare in lei: percepiamo i suoi stessi pericoli e le sue stesse ansie.

Maja e suo figlio in giardino, nel momento in cui sente il fischio

Il trauma di Maja si incarna molto bene nella recitazione di Noomi Rapace. Ciò che ci fa empatizzare con lei è il suo passato, che ascoltiamo dalle sue parole e che siamo in grado di vedere con alcuni flashback: disordinati nella prima parte del film che, come tasselli di un puzzle, vanno a ricomporsi alla fine.

Lo sviluppo del film è ambientato principalmente nella casa e nella cantina di Maja, dove nasconde Thomas. La cantina è il luogo dove accedono soltanto Maja e Lewis, al loro figlio non è giustamente permesso di entrare. È un continuo interrogatorio tra Maja e Thomas, il quale, si dimostra sempre di più un’incognita sia per noi che per la coppia di coniugi.

La sottotrama della loro storia d’amore viene sempre più messa in discussione per via della difficile gestione di Thomas in cantina. All’inizio del film vediamo quanto fossero innamorati l’uno dell’altra, e sembra che questo equilibrio venga sempre più a sfaldarsi con l’avanzare della situazione. Maja vuole dimostrare a suo marito la sua ragione. Lewis diventa sempre più esausto, si sente soffocato e anche lui non riesce più a nascondere questo segreto. Ma nonostante tutto, promette a Maja di starle a fianco.

“Devo solo abituarmi a questa nuova persona”

Lewis – The secret

In conclusione su The Secret – Le verità nascoste

Ciò che si nasconde è ciò che più rivela di una persona: questo principio è evidente nel film preso in esame. Non solo la vittima può portarsi un grande peso addosso, ma anche il suo carnefice.

Il film si dimostra ben fatto sotto vari punti di vista. Suspence e colpi di scena. I costumi e gli ambienti si dimostrano adatti all’epoca postbellica ed in qualche modo riflettono i sentimenti e il carattere dei personaggi.

Il tema della violenza e dell’Olocausto è ben presente, ma nel particolare viene sottolineato dal punto di vista dei rom, e non è affatto comune.

Ciò che manca sono sottotrame interessanti con personaggi altrettanto intriganti come quello ad esempio della sorella di Maja o del veterano di guerra che Lewis visita all’inizio del film, i quali avrebbero potuto arricchire la storia di ancora più significato. Molto ben caratterizzato, invece, il personaggio di Rachel, moglie del sospettato Thomas. È stato anche molto interessante vedere come Maja abbia voluto interagire con Rachel, e come si è voluto il loro rapporto.

Note Positive

  • Recitazione di Noomi Parace
  • Ambientazione e costumi
  • Temi profondi

Note Negative

  • Pecca di verosimiglianza a volte
  • Personaggio di Lewis
  • Mancanza di sottotrame forti e caratterizzate
  • Avvincente nella prima parte, poi più faticoso da seguire
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