The Head (2020): Thriller nel gelido Antartide

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The Head (2020) locandina

The Head

Titolo originale: The Head

Anno: 2020

Paese: Spagna, Giappone

Genere: Thriller

Produzione The Mediapro Studio, Hbo Asia

Distribuzione: Prime video

Ideatore: David Troncoso, Àlex Pastor, David Pastor

Stagione: 1

Puntate:  6

Regia: Jorge Dorado

Fotografia: David Acereto

Musica: Federico Jusid

Attori: Yohn Lynch, Alexandre Willaume, Katherine O’Donnelly, Laura Bach, Tomashita Yamashita, Sandra Andreis. Righard Sammel, Alvaro Morte

Trailer americano di The Head

Trama di The Head

Antartide. 179 giorni di buio totale all’anno.

Intro The Head

Il 29 aprile, nel soffice sole dell’Antartide, l’equipe della Stazione di ricerca scientifica Polaris VI festeggia la fine della stagione estiva con grande entusiasmo, quel giorno gran parte del personale di lavoro abbandonerà il luogo ghiacciato per far ritorno nelle loro abitazioni. All’interno rimarrà solo la troupe, denominata come ‘I Winterers”, ritenuta indispensabile per i lavori e il mantenimento della struttura, questi durante un lungo inverno di sei mesi, avvolto solo dall’oscurità della luna, continueranno la sperimentazione della ricerca che intende sfruttare un batterio per curare tutti i mali del mondo. Tra i rimanenti c’è Annika, moglie del comandante Johan Berg, che contrariamente farà ritorno a casa. La genetista vuole rimanere per portare al termine la sperimentazione condotta dal famoso scienziato Arthur Wilde ed evitare che questo si prenda tutti i meriti dell’eventuale scoperta, come accaduto già in passato.

Con l’avvento della primavera Johan con un piccolo conguaglio di uomini ritorna a Polaris VI piuttosto preoccupato, non avendo più avuto comunicazioni radio provenienti dalla stazione e soprattutto dalla moglie Annika da ben tre settimane. Giunto sul luogo si rende immediatamente conto che nulla è andato per il verso giunto, trovando all’interno della stazione scientifica i segni di una terrificante carneficina. Nella speranza di ritrovare i sopravvissuti della spedizione si imbatte in molteplici cadaveri, trovati in pessime condizioni. L’unica che viene trovata in vita è la dottoressa Maggie, alla sua prima esperienza all’Antartide, che si trova in un profondo stato di shock e probabile T3, ovvero Sindrome del malato eutiroideo. Inoltre due persone dell’equipe appaiono scomparse: Arthur Wilde e Annika. Johan, visto il ritardo da parte della polizia di giungere sul luogo, inizierà a investigare per scoprire la verità e soprattutto dove sia finita la donna che ama.

Recensione di The Heard

Un thriller claustrofobico con un mistero centrale

Fratelli Pastor

Prodotto da The Mediapro Studio con Hulu Japan e HBO Asia, per poi essere distribuito in Italia direttamente su Prime Video, The Head, con dialoghi in inglese e danese, si mostra come un Thriller di sopravvivenza ambientato all’interno di una stazione polare dell’Antartide che si poggia essenzialmente su una serie di brutali omicidi che stanno avvenendo all’interno di Polaris VI. Lo show auto – conclusivo assume quasi un carattere di giallo in cui un uomo, Johan dovrà assumere il ruolo di detective per scoprire il mistero dietro queste morti raggiungendo la verità esatta. L’unica voce udibile e ascoltabile appare quella della dottoressa Maggie ed è attraverso la sua narrazione che lo spettatore stesso, insieme al capo della spedizione estiva, scoprirà i terrificanti eventi che hanno causato la devastazione che lo scienziato si è trovato davanti al suo arrivo nella stazione scientifica.  

La serie ha comportato un significativo dispiegamento di risorse, insolito nelle produzioni spagnole, tra cui lo studio di duemila metri quadrati a Tenerife, in cui è stata realizzata la Stazione di ricerca Polaris VI che occupa la maggior parte degli eventi mostrati. Tale struttura è stata realizzata in scala reale, basandosi su layout appartenenti a strutture di questa tipologia.

Tra ambientazioni e problematica di sceneggiatura

L’ambientazione su cui la narrazione di The Head si sviluppa possiede in sé un innato sapore di Thriller che sa ben mantenere alta l’attenzione del pubblico come una lunga notte di sei mesi all’interno di una stazione scientifica nel bel mezzo del nulla dell’Antartide, donando alla storia quel sapore di pericolo eminente e di una lotta per la sopravvivenza stessa. Probabilmente però questo elemento geografico e di scenografia poteva essere sfruttato in maniera più accattivante nella storia: non troviamo mai i personaggi fuori dalla struttura intenti a scappare dal serial killer, né abbiamo all’interno della Polaris VI ambientazioni che sanno donare alla serie tv quel sapore claustrofobico che una storia come questa avrebbe avuto bisogno soprattutto negli inseguimenti e nei momenti di puro terrore.  La stazione Polaris appare inversamente un luogo abbastanza piacevole e luminoso perdendo quella forza d’incapsulamento che il regista Jorge Dorado voleva dare ma che invece non è riuscito a donare allo show, benché faccia uso di lunghe riprese dei personaggi che vengono visti vagare all’interno della stazione ma che incidono poco a livello di pathos a eccezione del piano sequenza iniziale che rintracciamo all’inizio della prima puntata che riesce, grazie anche a una buona sceneggiatura a presentare i personaggi principali della storia dandogli anche un pizzico di caratterizzazione e spessore.

Se le interpretazioni e l’atmosfera funzionano abbastanza bene pur non eccellendo The Head si perde essenzialmente nella trama che riesce a mantenere alta l’attenzione dello spettatore solo grazie ai misteri che avvolgono la narrazione e che si dispianano per solo sei episodi di quaranta minuti, infatti il prodotto dei fratelli Pastor perde nella non accattivante strutturata drammaturgica, che appoggiandosi su un unico flashback e un unica voce narrante, appare privo di strade laterali ma tutto sembra procedere troppo facilmente e lo stesso “detective” non svolge mai una reale indagine ma tutto gli si svela attraverso il racconto della giovane, rendendo quasi inutile il suo personaggio stesso che funge solo da interrogatore della dottoressa. La verità viene fuori da un unica voce e questa che verità può essere?

The Head funziona grazie al mistero, ma non colpisce ne per colpi di scena che sono telefonati ne dal punto di vista drammaturgico, da segnalare le interpretazioni di Katharine O’Donnelly e di Álvaro Morte, il professore de La casa di Carta, che mostra qui le sue buone qualità attoriale incarnandosi perfettamente nel cuoco misterioso della Polaris VI. Le altre interpretazioni pur non eccellendo si dimostrano sufficienti donando però poca incisività alla storia.

Note positive

  • Ambientazione adatta ad un Thriller
  • Misteri interessanti
  • Interpretazione di Katharine O’Donnelly e di Álvaro Morte

Note negative

  • Sceneggiatura, che ha un approccio errato agli eventi
  • Inutilità del personaggio di Johan
  • Assenza di scene accattivanti al di fuori de Polaris VI
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