Scarface (1983): L’uomo dietro al criminale

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poster film al pacino scarface

Scarface

Anno: 1983

Paese: Stati Uniti D’America

Lingua: inglese

Genere: gangster

Casa di Produzione: Universal, Martin Bregman

Durata: 2 hr 50 min (170 min), 2 hr 22 min (142 min) (TV) 

Regia Brian De Palma

Soggetto: Howard Hawks, Ben Hecht, Armitage Trail

Sceneggiatura: Oliver Stone

Montaggio Hal Levinsohn, Harriet Fidlow

Dop John A. Alonzo, Lee Garmes

Musica Curtis Tandler, Giorgio Moroder

Attori: Al Pacino, Steven Bauer, Michelle Pfeiffer, Mary Elizabeth Mastrantonio, Robert Loggia, Miriam Colon, F. Murray Abraham, Paul Shenar, Harris Yulin, Ángel Salazar, Arnaldo Santana, Al Israel, Dennis Holahan, Mark Margolis​

Trailer di Scarface

Trama di Scarface

Tony Montana è un delinquente proveniente da Cuba che,grazie all’Esodo di Mariel (1980), arriva negli Stati Uniti d’America, per la precisione a Miami, e grazie ad alcuni lavoretti diventerà senza troppe difficoltà un gangster.

Tony inizia ad entrare nel giro malavitoso acquistando la fiducia di Frank Lopez, un capo criminale al vertice di un cartello della droga. Ma le cose peggioreranno quando il nostro protagonista verrà risucchiato lentamente in un mondo vuoto in cui il denaro e il potere non soddisfano mai, in cui le persone cercano di combattere la noia attraverso l’abuso di cibo e droga, un mondo dove il sangue scorre a fiumi e dove non puoi fidarti di nessuno. Tony diventerà un uomo solo e contro tutti.

Recensione di Scarface

Nel maggio del 1980, Fidel Castro aprì il porto di Mariel, in Cuba con lo scopo apparente di permettere ad alcuni dei suoi concittadini di riunirsi ai loro parenti negli Stati Uniti. Entro 72 ore, 3000 vascelli americani erano in viaggio per Cuba. Divenne presto chiaro che Castro obbligava i proprietari dei vascelli a portare negli Stati Uniti non solo i parenti ma anche le canaglie delle sue galere. Su 125.000 rifugiati approdati in Florida, circa 25.000 avevano la fedina penale sporca.

Didascalia di Scarface (1983)

Nel 1931, in un cinema molto diverso da quello dei giorni nostri, uscì sotto la regia di Howard Hawks una noir liberamente ispirato al criminale Al Capone  (1899 – 1947) detto Scarface. Questo criminale è  considerato da molti il simbolo dei gangster italo – americani. Il lungometraggio ovviamente prese il nome di Scarface – Lo sfregiato. Nonostante i numerosi riconoscimenti dell’epoca, venendo considerato anche uno dei più grandi film dell’anno, il remake dell’opera a cura del grande Brian De Palma ha oscurato totalmente, e meritatamente, il suo originale andando a creare un rifacimento cinematografico superiore nella qualità drammaturgica e registica al suo predecessore divenendo un icona del cinema contemporaneo.

Il primo Scarface è un gangster movie, nulla di particolare a differenza dell’opera di Bran De Palma che risulta più intrigante e introspettiva, partendo proprio dalla fotografia e dalla scelta stilistica delle inquadrature. In America il film uscì per la prima volta senza tagli 9 dicembre 1983 mentre in Italia solo nel 1984 ma in televisione italiana viene sempre trasmesso il film in versione censurata.

Diversamente dall’originale in Scarface del 1983 la storia non si svolge a Chicago ma nella Miami dei primi anni ’80, durante l’Esodo di Mariel che consiste nell’emigrazione di massa di Cubani negli USA causato da un forte ribasso dell’economia cubana. Nello stato Americano non entrarono solo dei disperati ma anche un gran numero di criminali di droga tra cui Tony Montana.

L’uomo non coglierà l’occasione per cambiare radicalmente il suo stile di vita ma decide di continuare a essere un criminale per mantenere la fama, i soldi, il potere e le donne, ma Tony Montana non è come gli atri gangstar.

Siamo di fronte a un personaggio complesso. Egli è scaltro, intelligente ma anche un po’ arrogante e non si fa mettere i piedi in testa. Con il tempo capisce di non potersi fidare di nessuno ma soprattutto si rende conto della mancanza di “un’etica” criminale nelle persone che lo circondano. Comincia a sentirsi solo, intrappolato nel lusso e nel benessere ma deciderà di prendere la situazione in mano e di agire. Tale scelta lo porterà solo a un peggioramento fino a quando si troverà da solo contro tutti.

– Accontentati tu, io prendo tutto, tutto quello che posso…
– E cosa vuoi tu?
– Il mondo chico… e tutto quello che c’è dentro…

Scarface del 1983

Scarface del 1983 non è altro che un dramma esistenziale dell’essere umano, di un uomo solo che voleva conquistare il mondo ma allo stesso tempo niente riusciva a riempire il vuoto dentro di lui e tale vuoto lo portava sempre più ad agire. Chiedeva troppo e niente riusciva a soddisfarlo. Questo non gli impediva d’invidiare la sorella più giovane, che viveva una vita semplice nel fiore della gioventù.

La pellicola possiede una durata notevole di quasi tre ore ma non risulta affatto pesante e illustra la vicenda in modo chiaro e ponderato catturando l’attenzione dello spettatore. Brian De Palma vuole rendere la storia più realistica possibile attraverso un racconto approfondito della psicologia di tutti i personaggi coinvolti nella vicenda con l’introduzione di elementi come la violenza esplicita e l’eccessivo sproloquio che sconvolsero i critici e il pubblico.

Proprio a causa di questo uso di un linguaggio estremamente sporco e violento Scarface del 1983 subì parecchie accuse che portarono i film a essere più volte censurato e in parte è stato vietato ai minori di 18 anni poiché si riteneva che il lungometraggio fosse a favore della Droga. Per evitare tali accuse Brian De Palma inizia a rimaneggiare il suo lavoro andando a tagliare scene del film ritenute troppo violente fino ad arrivare a snaturare l’opera da lui stesso realizzata per permettere a un pubblico maggiore di poter visionare, senza divieti, il film. Nonostante le varie scene tagliate il film rimase vietato ai minori di diciotto anni e ritenuto pro droga. Tale accuse furono smontate grazie all’intervento di tre psichiatri e dagli ufficiali di polizia e dal capo dell’Organized Crime Bureau di Miami. Grazie a loro il film viene vietato solamente ai minori di 14 anni.

Scarface del 1983 si concentra principalmente sul protagonista interpretato da Al Pacino che regala un interpretazione unica caratterizzata da una recitazione intrisa di naturalezza e di emozioni verosimili. Ma anche gli altri personaggi secondari sono interpretati bene da attori non ancora famosi (come nel caso di una giovane Michelle Pfeiffer) o comunque da attori poco famosi che non faranno mai una vera carriera.

Il film regala delle scene indimenticabili caratterizzate dalla presenza di pathos e di emozioni forti facendo in modo che lo spettatore non possa mai distrarsi e che si stampino senza troppa difficoltà nella sua memoria. La regia e le scelte stilistiche sono perfette e superiori all’originale meno autoriale e privo di un grandissimo attore come Al Pacino. Per questo Scarface del 1983 è diventato un cult.

Note positive

  • Regia
  • Sceneggiatura
  • Attori
  • Profondità dei personaggi

Note negative

  • Nessuna
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