Hooligans: Uno spettacolo doloroso

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Hooligans

Titolo originale: Green Streets

Anno: 2005

Paese: Stati Uniti d’America, Regno Unito

Genere: Drammatico, Azione

Casa di produzione: OddLott Entertainment

Prodotto da: Donald Zuckerman, Gigi Pritzker, Deborah Del Prete

Durata: 1 hr 49 min (109 min)

Regia: Lexi Alexander

Sceneggiatura: Lexi Alexander

Montaggio: Paul Trejo

Dop: Alexander Buono

Musiche: Christopher Franke, Ricky Hernandez, The Stone Roses, Terence Jay

Attori: Elijah Wood, Charlie Hunnam, Claire Forlani, Leo Gregory, Marc Warren, Geoff Bell, Terence Jay, Ross McCall, Kieran Bew, Rafe Spall

Trailer italiano di Hooligans

RECENSIONE DI HOOLIGANS

Mi chiamo Matt Buckner, la scorsa primavera sono stato espulso da Harvard, ma quello che stavo per imparare nessuna università di prestigio avrebbe potuto insegnarmelo.

CIT. MATT BUCKNER (ELIJAH WOOD) – Hooligans

Sicuramente quando la regista Lexi Alexander ha iniziato a scrivere la sceneggiatura di Hooligans, l’idea era di raccontare una storia di formazione dall’ambientazione inconsueta che in realtà di formazione avesse davvero molto poco visto che il protagonista interpretato da Elijah Wood, nel finale, poco sembra aver imparato dopo il suo viaggio nel mondo degli ultrà calcistici. Difatti, ciò potrebbe portare alcuni spettatori a interpretare la visione come diseducativa, e probabilmente ad affrontare con uno sguardo prevenuto uno spaccato duro e senza fronzoli su una realtà molto spesso trascurata, quella degli hooligans inglesi per l’appunto.

TRAMA DI HOOLIGANS

Vedi, noi ci divertiamo a fare le risse, ma in realtà si tratta di reputazione. Umiliare un’altra banda in una mega rissa, o fare qualcosa che le altre firm vengono a sapere o che ne parlano.

CIT. PETE DUNHAM (CHARLIE HUNNAM) – Hooligans

Matt Buchkner (Wood) è un giovane dal carattere docile e insicuro che giunge a Londra dalla sorella Shannon a seguito della sua espulsione da Harvard. Qui fa la conoscenza con Pete (Charlie Hunnam), fratello del marito di Shannon e violento leader della GSE (la più famigerata gang di ultrà della capitale inglese), venendo inevitabilmente inghiottito da una spirale di violenza che ben poco ha a che fare con lo sport e il tifo.

ANALISI DI HOOLIGANS

Sapete qual è la parte migliore? Non è sapere che i tuoi amici ti guardano le spalle. È sapere che tu guardi le spalle ai tuoi amici. Non ho mai vissuto così vicino al pericolo ma non mi sono mai sentito più sicuro di me stesso: ero forte come un leone e gli altri lo captavano ad un miglio di distanza. Riguardo a lei: la violenza. Devo essere sincero, si è impossessata di me. Una volta che hai beccato un paio di pugni e ti rendi conto di non essere di vetro, non ti senti vivo a meno che non ti spingi oltre il tuo limite.

CIT. MATT BUCKNER (ELIJAH WOOD) – Hooligans

Hooligans dà una conferma in più (in special modo dopo i film di Kathryn Bigelow) che nel panorama mainstream dovrebbero esserci più donne tra i registi, e che molte non si accorgono di avere questa possibilità. La maniera con cui la Alexander riprende certe scene, il modo in cui le rende forti ed emotivamente travolgenti, non ha nulla da invidiare al mestiere di certi colleghi di sesso maschile. La pellicola trasuda davvero di rabbia e violenza, facendole sentire sulla pelle. Lo spettacolo è doloroso, sia quando gli hooligans “fanno baldoria” e spaccano la testa a qualcuno durante una rissa che in quei momenti più riflessivi e concentrati sulle evoluzioni dei personaggi, tutti caratterizzati con minuzia.

Elijah Wood in Hooligans
Charlie Hunnam in Hooligans

Tra una zuffa e l’altra il film corre come un treno, senza annoiare nemmeno un secondo e imprigionando lo spettatore in una gabbia di tensione e apprensione su cui la fotografia fosca e glaciale gioca un ruolo fondamentale. Ma Hooligans è anche altro, oltre a un film egregiamente diretto e montato, e la regista evidenzia quanto la ruvida mascolinità dei protagonisti poco si concilia con la sensibilità femminile (le donne vengono associate soprattutto a termini quali “passerotte”, “puttana” e “bella figa”) e quanto la violenza e una sorta di cameratismo bestiale facciano da fondamenta alle loro vite senza causa e, a volte, annullino per sempre la possibilità di un’esistenza normale. Geniale poi la stoccata all’incompetenza delle forze dell’ordine nella gestione di queste esplosioni di lucida follia animale.

Un paragrafo a parte lo meritano i due protagonisti. Con quella faccia da bravo ragazzo, Wood dimostra di poter interpretare qualunque ruolo senza mai risultare poco credibile (vedere anche Sin City e Maniac per credere) e la naturalezza con cui passa dallo spaesamento iniziale alla cazzutaggine pura è semplicemente strepitoso. Meglio di lui però fa l’energico Charlie Hunnam, un bastardo cocciuto, spaccone e brutale ma capace di grandi atti d’affetto, su cui il ruolo dell’hooligan calza come un sopraffino abito su misura.

Qui e là ci sono delle forzature dovute ad esigenze drammatiche che, nella loro ricerca dell’enfasi, stonano all’interno della sinfonia, ma Hooligans rimane un film che nel suo piccolo funziona perfettamente. Guardatevelo, non rimarrete delusi.

NOTE POSITIVE

  • Una regia muscolare al punto giusto, supportata da un ottimo montaggio.
  • La sceneggiatura delinea con la giusta dose di violenza e realismo il mondo delle gang di ultrà britannici.
  • Le performance attoriali sono impeccabili, in particolare quelle dei due protagonisti Elijah Wood e Charlie Hunnam.

NOTE NEGATIVE

  • Qualche forzatura narrativa dovuta alle esigenze drammatiche.
  • È richiesta allo spettatore una certa maturità intellettuale per non fraintendere il messaggio di fondo del film.
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