Star Wars – Gli Ultimi Jedi: Epos di una galassia di chiaroscuri

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Star Wars - Gli ultimi Jedi recensione e locandina

Star Wars – Gli Ultimi Jedi

Titolo originale: Star Wars: The Last Jedi

Anno: 2017

Paese: Stati Uniti d’America

Lingua: Inglese

Genere: Fantascienza, Avventura

Prodotto da: Kathleen Kennedy, Ram Bergman

Casa di produzione: Lucasfilm

Durata: 2 hr 32 min (152 min)

Regia: Rian Johnson

Sceneggiatura: Rian Johnson

Montaggio: Bob Ducsay

Dop: Steve Yedlin

Musica: John Williams

Attori: Mark Hamill, Daisy RidleyAdam DriverCarrie FisherJohn BoyegaOscar Isaac, Lupita Nyonh’o, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie, Kelly Marie Tran, Laura Dern, Benicio Del Toro, Frank Oz

Trama di Star Wars – Gli Ultimi Jedi

Lascia morire il passato. Uccidilo, se necessario. E’ il solo modo per diventare ciò che devi.

CIT. KYLO REN (ADAM DRIVER) – Star Wars – Gli Ultimi Jedi

Giunta su un corpo celeste sperduto per convincere il maestro Jedi Luke Skywalker (Mark Hamill) a unirsi nella lotta contro il giogo del Primo Ordine di Snoke (Andy Serkis), la giovane mercante di rottami e nuova leva della Resistenza Rey (Daisy Ridley) trova l’anziano guerriero annichilito e in preda ai sensi di colpa, indifferente alle guerre che si combattono ad anni luce di distanza.

Nel mentre, indebolita e braccata dalla flotta dello sfigurato Kylo Ren (Adam Driver), la Resistenza tenta una fuga disperata sul pianeta Crait, ma anche lì i ribelli guidati dalla principessa Leia (Carrie Fisher) vengono rintracciati dal Primo Ordine. Solo l’intraprendenza dell’ex-soldato imperiale Finn (John Boyega) e del testardo pilota Poe Dameron (Oscar Isaac) possono evitare il massacro.

Recensione di Star Wars – Gli Ultimi Jedi

All’apice del loro potere, i Jedi hanno permesso a Darth Sidious di farsi strada, creare l’Impero e sterminarli, è stato un maestro Jedi il responsabile dell’addestramento e della creazione di Darth Vader!

CIT. LUKE SKYWALKER (MARK HAMILL) – Star Wars – Gli Ultimi Jedi

Il risveglio della forza di J.J. Abrams del 2015, tra alti e bassi, aveva gettato le basi per una trilogia che fungesse da punto di riferimento dell’universo diStar Wars per tutte quelle generazioni che non erano ancora nate nel 1977 (anno in cui uscì l’ormai leggendario Una nuova speranza di George Lucas, primo episodio ufficiale della saga), o erano troppo piccole per cogliere la portata del più celebre e influente fenomeno pop di sempre con la controversa trilogia prequel iniziata nel 1999 con La minaccia fantasma.

Giunta all’ottavo capitolo, l’epopea intergalattica ha assunto connotati più spigolosi e sovversivi grazie al polso di ferro autoriale del regista – scrittore Rian Johnson (Cena con delitto), che con Gli Ultimi Jedi ha narrato una storia di debiti e regolamenti di conti con il passato. L’immaginario della “galassia lontana lontana” viene destrutturato e rifondato con un audace rinnovamento di tutto ciò che nella saga era rottamabile da ben quarant’anni, tracciando un solco aperto a nuove possibilità narrative che, purtroppo, il successivo L’ascesa di Skywalker (diretto nuovamente da J.J. Abrams nel 2019, e a man bassa tra i capitoli peggiori del franchise) si è rifiutato di seguire per rincorrere la faciloneria del fan-service facile, creando così delle clamorose incongruenze interne a questa nuova trilogia.

Analisi di Star Wars – Gli Ultimi Jedi

Noi siamo la scintilla che appiccherà il fuoco e brucerà il primo ordine.

CIT. POE DAMERON (OSCAR ISAAC) – Star Wars – Gli Ultimi Jedi

Facendo tesoro della lezione impartita dalla matura parentesi spin-off di Rogue One, Gli Ultimi Jedi rimane fedele ai dettami di Lucas nella fusione di epica della lotta tra bene e il male con il pathos del racconto di formazione, ma fa del cambiamento radicale e del passaggio di testimone i temi chiave dell’intero lungometraggio. I protagonisti storici di Star Wars (Luke e Leila) vengono relegati a ruoli marginali di gran lusso per dar spazio ai nuovi protagonisti, e Johnson sceneggiatore è bravissimo ad annullare il manicheismo della classica separazione tra buoni e cattivi, mischiando luci e ombre in modo sempre imprevedibile ma mai contraddittorio.

Non c’è un solo personaggio in Gli Ultimi Jedi che non vacilli di fronte ai demoni interiori, in bilico tra redenzione e corruzione fortemente. Persino il qui spezzato Ordine dei Cavalieri Jedi, che in sette film ha costituito il baluardo morale della saga, non è più composto da eroi, ma da semplici corpi di carne e sangue rosi dal risentimento, costretti a misurarsi con gli spettri del loro passato.

Appena intaccato dall’inutilità di alcuni siparietti gigioneschi di stampo disneyano, abbastanza fuori luogo nel contesto comunque tutt’altro che serioso della saga, Gli Ultimi Jedi si annovera come uno dei migliori e più innovativi segmenti di Star Wars (per chi scrive, superiore persino all’acclamato L’Impero colpisce ancora). Forte di una narrazione solida nella sua post – moderna smitizzazione e di un comparto tecnico superbo, è un ottimo film d’azione e avventura che mette tanta carne al fuoco e si lascia ricordare anche per alcuni momenti che sono vera gioia per gli occhi: su tutti, la battaglia finale su un pianeta di candido sale in cui la terra, letteralmente, sanguina.

Note positive

  • Rian Johnson entra a gamba tesa nell’universo di Star Wars e mescola le carte della saga con coraggio e impronta personale, aprendo a nuove possibilità narrative purtroppo non affrontate nel sequel L’Ascesa di Skywalker.
  • Cast promosso a pieni voti: se le vecchie leve offrono interpretazioni di gran classe e fanno un passo indietro relegandosi a ruoli marginali, i nuovi personaggi non perdono mai di credibilità nei loro percorsi evolutivi.
  • Con un comparto tecnico di primo ordine, il film regala altissimi momenti di spettacolarità sensoriale che procedono di pari passo con il pathos di un racconto affascinante ed epico.

Note negative

  • Alcune gag tipicamente disneyane, abbastanza fuori luogo nel contesto comunque tutt’altro che serioso di Star Wars
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