El Chicano (2018): un film d’azione su una leggenda, supereroe dell’America Latina

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El Chicano locandina film

El Chicano

Titolo originale: El Chicano

Anno: 2018

Paese di produzioneStati Uniti d’America

Genere: Azione

Regia: Ben Hernandez Bray

SceneggiaturaBen Hernandez BrayJoe Carnahan

MontaggioJason Hellmann

Direttore della fotografiaJuan Miguel Azpiroz

MusicaMitch Lee

Durata: 107 min.

Produzione: WarParty Films

Distribuzione: Briarcliff Entertainment

Attori Raúl CastilloAimee GarciaJose Pablo CantilloDavid CastañedaMarco RodriguezSal LopezMarlene ForteKate Del CastilloGeorge Lopez

Trailer ita di El Chicano

Trama di El Chicano

Diego Hernandez, detective della polizia di Los Angeles, deve risolvere un caso di omicidi che lo scaraventa nel suo passato. Gli uomini di una banda, con a Capo Shotgun, amico d’infanzia di Diego, vengono uccisi. E tutto sembra ricondurre ad una guerra intrapresa dal cartello messicano. Il detective scopre dei collegamenti con il fratello deceduto, Pedro. Inoltre viene a conoscenza di una stanza segreta che contiene materiale su un vigilante mascherato, chiamato El Chicano. La camera veniva usata da Pedro per opporsi ai messicani e alla loro azione criminale in California. Diego continuerà quello che aveva iniziato il fratello.

Io non sono né buono né giusto. Colmerò la differenza con il sangue.”

Cit. Diego – El Chicano

Recensione di El Chicano

El Chicano è stato presentato in anteprima al Los Angeles Film Festival nel 2018. È stato definito il primo film sui supereroi latino-americani. Vede la luce nelle sale cinematografiche statunitensi il 3 maggio 2019.

L’idea nasce da un libro di memorie del regista Ben Hernandez Bray sulla morte del fratello coinvolto in bande criminali. Da questa sorta di diario prende forma una storia più elaborata che finisce per dare vita ad un vigilante immaginario di nome El Chicano. Bray, in seguito, con la collaborazione del produttore e sceneggiatore Joe Carnahan creatore di The Grey (2012) e Narc (2002), completerà la sceneggiatura nel 2017.

Il lungometraggio racconta le vicende malavitose legate al cartello messicano gettando uno sguardo al passato e al versante storico, in cui gli USA, grazie alla guerra messicano-statunitense svoltasi tra il 1846 ed il 1848, sottrassero la California al Messico. Ciò è il pretesto che alimenta la forte rivalità tra le bande per il controllo del territorio californiano. Da questo sfondo emerge una figura eroica, né buona né giusta, un guerriero solitario e misterioso che si vendica dei criminali messicani. Questa maschera segna l’infanzia di un bambino che una sera vede uccidere il proprio padre da El Chicano. Il ragazzino diventerà uno degli uomini più noti del cartello.

La componente emotiva gioca un ruolo importante in questa pellicola, non a caso i flashback e i ricordi da piccoli sono eventi cruciali dello script. In secondo luogo spicca l’indagine poliziesca e infine, dalle sabbie del torpore, finalmente, si materializza il supereroe, considerato peraltro la tematica principale dell’opera di Bray. Il film, se paragonato agli altri del suo genere, non ha nulla in più, si limita ad accostarsi alla categoria con la sola novità del latino-americano. Per il resto raffazzona pezzi già visti come la contesa tra le gang, il detective di turno che deve dipanare la matassa e un vigilante mascherato che fa giustizia laddove la polizia non arrivi. Il regista è abile a dare vivacità a una sceneggiatura semplice che segue più che altro dei canoni standardizzati. Si riserva inoltre l’alone di mistero per gran parte del tempo giocandosi le carte del supereroe negli ultimi venti minuti col rischio così di spazientire lo spettatore.

Una musica incalzante conferisce sprint a questa pellicola americana che si dà il privilegio di essere il primo film latino basato sulle vicende di un supereroe. Se il regista B. H. Bray si mostra abile con la cinepresa regalando mistero e dinamismo, la sceneggiatura, al contrario, si rivela poco originale e priva di quegli spunti che facciano fare il salto di qualità alla narrazione. I dialoghi poi non sono sostenuti da interpretazioni all’altezza, appaiono scontati e si reggono su forme stereotipate. I personaggi rivelano un’espressività poco convincente e artificiosa. Il protagonista, Diego Hernandez, interpretato da Raúl Castillo, noto per i ruoli nei film Amexicano (2007) e Cold Weather (2010), impersona con più efficacia il detective che deve sbrogliare il caso. Tuttavia, anche lui, non appare in splendida forma e quel viso sempre combattuto e contrito non cambia mai tono, venendo fuori una prova attoriale appena sufficiente. Bene invece le lotte, i suoni e le inquadrature che accompagnano le scene. Questo mix genera un crescendo del ritmo e dissemina in più un’aura di oscurità che incombe sul film. El Chicano è un’opera che punta alla spettacolarità e alla novità. Pungola il pubblico impreziosendo di emozioni il corso degli eventi. Ciononostante, tutto appare ricercato e sofisticato. La narrazione stenta a decollare e solo l’ultima mezz’ora si fa più frenetica, con un epilogo per giunta banale che evidenzia una solennità anche qui abbastanza affettata.

Note positive

  • Musica e suoni
  • Regia

Note negative

  • Sceneggiatura
  • Interpretazione dei ruoli
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