Billy Elliot (2000): un film che fa ballare il corpo e il cuore

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billy elliot locandina e recensione

Billy Elliot

Titolo originale: Billy Elliot

Anno:  2000

Paese di produzioneFrancia, Gran Bretagna

Generedrammatico, musicale

Produzione: StudioCanal, BBC Films, WT2 Productions, Arts Council of England, Tiger Aspect Productions, Working Title Film

Distribuzione: United International Pictures

Durata: 110 minuti

Regia: Stephen Daldry

Sceneggiatore: Lee Hall

Fotografia: Brian Tufano

MontaggioJohn Wilson

Musica: Stephen Warbeck

Attori: Jamie Bell, Julie Walters, Gary Lewis, Stuart Wells, Janine Birkett, Colin MacLachlan, Jamie Draven, Jean Heywood, Mike Elliot, Nicola Blackwell

Trailer subita di Billy Elliot

Uscito ormai nel 2000, Billy Elliot è un film che non invecchia mai grazie all’attualità dei temi toccati e al modo in cui decide di affrontarli. Nel 2004 la rivista Total Film lo ha inserito nella lista dei migliori film inglesi di tutti i tempi, piazzandosi al 39° posto in classifica, e non c’è da domandarsi il perché. Il film arrivò anche alla cerimonia degli Oscar del 2001 presentandosi con 3 nomination per le categorie di miglior attrice non protagonista (Julie Walters), miglior regia (Stephen Daldry) e miglior sceneggiatura originale (Lee Hall). Questi ultimi ricoprono gli stessi ruoli anche nella trasposizione teatrale del musical, andato in scena per la prima volta nel 2005 a Londra. Vincitore di numerosi premi e riconoscimenti, Billy Elliot the Musical è approdato in tutto il mondo grazie anche alla collaborazione con Elton John che firma molti dei brani e di cui ne è anche il produttore. Billy Elliot è una storia a lieto fine, racconta il coronamento di un sogno quasi troppo grande da rincorrere. La storia si ispira in parte a quella vissuta da Philip Mosley, oggi più che cinquantenne e amministratore artistico della compagnia della Royal Ballet: anch’egli figlio di un minatore che difficilmente riusciva ad accettare la passione del figlio per la danza, anch’egli combattivo e, alla fine, vincitore e realizzato.

Trama di Billy Elliot

Durham, 1984. Sono gli anni in cui la classe operaia inglese è in lotta per la chiusura delle miniere indetta dal primo ministro Thatcher, che lascerebbe molte famiglie senza lavoro. Protagonista della storia è l’undicenne William ‘Billy’ Elliot (interpretato da Jamie Bell) figlio e fratello di 2 dei minatori in protesta. Costretto dal padre a fare pugilato, Billy scopre di avere un innato talento per la danza quando, nella palestra in cui lui si allena, una caparbia insegnante di ballo inizia a tenere delle lezioni di danza classica. Billy capisce così di preferire le lezioni tenute da Miss Wilkinson, interpretata da Julie Walters (Harry Potter, Rita Rita Rita) a quelle di boxe. Sarà proprio Miss Wilkinson la prima a credere in lui: l’insegnante vede in lui un talento, capisce la passione che Billy mette nel ballo e la sensazione di libertà che egli stesso prova quando mentre lo fa. Unica sostenitrice di Billy oltre all’insegnante è la nonna (Jean Heywood), ed è probabilmente proprio dalla nonna che Billy ha ereditato la passione e il suo talento per la danza. La nonna voleva fare la ballerina proprio come lei stessa ammette e come si evince quando, sentendo le noti provenienti dalla palestra sottostante l’appartamento della famiglia Elliot, la donna si alza dal letto e muove qualche passo a ritmo di musica. Non riesce a fare altrettanto il padre di Billy, il duro Jackie Elliot (interpretato da Gary Lewis). A capo della protesta, Jackie è un uomo duro, rimasto vedovo quando Billy era piccolo, contrario al fatto che Billy balli perché la danza è roba da femmine. Della stessa opinione è il fratello di Billy, Tony (Jamie Draven), anche lui minatore in protesta e ancora più convinto che la danza non sia una cosa per il maschi. Proprio a causa della loro ostilità all’inizio Billy è costretto a seguire le lezioni di danza di nascosto, che però lo motivano sempre di più e infine lo convincono a partecipare al provino per la Royal Ballet School di Londra.

la danza di Billy Elliot
la danza di Billy Elliot

Spoiler di Billy Elliot

Audizioni alle quali Billy purtroppo non riesce a partecipare a causa del fratello, finito in galera in seguito alle proteste: Miss Wilkinson decide così di presentarsi a casa di Billy, rivelando a Jackie e a Tony la passione del piccolo Billy per il ballo. Significativa la scena in cui Tony costringe Billy a ballare sul tavolo per dimostrare a tutti il suo talento e l’insegnante invece lo intima a non sentirsi costretto a ballare. Qui Jamie Bell mette in mostra tutto il suo talento da attore: mostra un Billy arrabbiato e incompreso, che avrebbe voglia di urlare ma che sa che non verrebbe ascoltato da nessuno; Jamie Bell dimostra anche di essere un vero ballerino (nella realtà è campione di tip tap), nato per interpretare quel ruolo che lo rappresenta pure nella vita. Il ballo grintoso di Billy per le strade di Durham sulle note di Town Called Malice dei The Jam è una delle scene più coinvolgenti del film, in cui Billy sfoga la sua rabbia facendo quello che più lo fa sentire libero: ballare. Dopo l’incursione a sorpresa dell’insegnante a casa della famiglia Elliot, Jackie e Tony non potranno più fare finta di niente: i 2 accettano la passione di Billy e lo aiuteranno anche a sostenere un successivo provino a Londra grazie a una raccolta di denaro in giro per il Paese. Per amore del figlio Jackie riprende lo sciopero e vende le vecchie gioie della moglie, sicuro che questa avrebbe approvato quel gesto e la passione per la danza del figlio. Jackie diventa così il fan numero uno di Billy, tanto da accompagnarlo a Londra per le audizioni alla Royal Ballet School e da costringerlo a rimanere in aula dopo un primo momento di sconforto e di dubbio. Il padre sa che quella potrebbe essere l’unica occasione per il figlio e non vuole che la sprechi per niente al mondo, riconoscendo in lui un talento nato.

Recensione di Billy Elliot

Film del 2000, Billy Elliot è un pacco regalo perfetto. La colonna sonora coinvolgente, la scenografia tipicamente inglese, la bravura degli attori perfettamente calati nei ruoli e la realtà sociale di quegli anni resa in modo impeccabile confezionano un contenuto delizioso: la storia di un ragazzo che sfida le regole della società per riuscire a fare ciò che più lo fa sentire libero, ballare. Anche se suo padre vuole che faccia boxe, anche se ballare è una cosa da femmine (la nonna voleva fare la ballerina), anche se ballare significa lasciare Durham e trasferirsi a migliaia di km di distanza. È proprio la sua passione che lo spinge a dare il massimo e che, alla fine, convince anche gli esaminatori che si merita di entrare nella scuola.

E così come tutto il paese inizia a fare il tifo per Billy e si rimbocca le maniche per garantire al ragazzo di inseguire la sua passione, così il pubblico sostiene Billy sperando che possa realizzare il suo sogno. Lo spettatore ammira la tenacia con la quale Miss Wilkinson combatte per lui prendendo le sue difese, così come la ammira Billy. Odia Tony quando fa perdere al fratello l’opportunità alla Royal Ballet, così come lo odia Billy. Disprezza il padre quando vieta a Billy di partecipare alle lezioni di danza, così come lo disprezza lui. Ma il pubblico è subito pronto a cambiare opinione non appena l’atteggiamento del padre e del fratello nei confronti del ragazzo cambia: lo spettatore ama il fratello quando confessa a Billy, seppur attraverso un vetro, che sentirà la sua mancanza. Ma è il padre Jackie che cambierà idea più di tutti gli altri (e che la farà cambiare allo spettatore), soprattutto dopo aver visto il figlio ballare con una grinta e una bravura fuori dal comune: è proprio in quel momento che inizierà a sostenere la passione del figlio accompagnandolo a Londra a sostenere l’audizione alla prestigiosissima scuola di ballo. Lui, che non era mai uscito da Durham.

Esaminatrice: “Posso chiederti, Billy, che genere di sensazioni hai quando danzi?”

Billy: “Non lo so… una bella sensazione… Sto lì, tutto rigido, ma dopo che ho iniziato, allora, dimentico qualunque cosa. E… è come se sparissi. Come se sparissi. Cioè, sento che tutto il corpo cambia, ed è come se dentro avessi un fuoco, come se… volassi. Sono un uccello. Sono elettricità. Sì, sono elettricità.”

Dialogo di Billy Elliot

Queste le parole di Billy quando gli viene chiesto cosa prova mentre balla. È come se fossero un flusso di coscienza, parole poco razionali dettate dall’emozione e dal coinvolgimento. D’altronde quando balla Billy non pensa, nessun pensiero gli attraversa la mente, non c’è razionalità in quello che fa: i passi è come se uscissero dai soli, non seguono una tecnica, trasportati solo dal ritmo e dalla musica che accompagna tutto il film proprio al pari di tutti gli altri personaggi. In totale accordo alle parole di Billy anche il film è totale elettricità, soprattutto grazie alla versatilità del suo protagonista e al montaggio, anch’esso che si muove a ritmo di musica. Oltre a sottolineare l’importanza della perseveranza nell’inseguire i propri sogni, il film affronta anche il tema dell’omosessualità ed è deciso a scardinare il prototipo del ballerino omosessuale, associazione molto in voga nel passato. Quando l’amico Michael chiede a Billy se per ballare indosserà il tutù, egli prontamente risponde dicendo che il tutù è solo femminile ma che la danza non lo è. Tutta la storia però ruota attorno a un perno: l’amore. L’amore per la danza, ma soprattutto l’amore per un figlio e per un fratello e la lotta per evitare che possa rimanere deluso da un futuro forse troppo grande per lui. Ma è lo stesso amore che porta il padre a lottare per aiutare il figlio a realizzare il proprio sogno, anche se questo vuol dire rinnegare i propri ideali di minatore. La felicità che provano Jackie, Tony e la nonna quando scoprono che Billy ha superato le audizioni sono la prova che il sogno di Billy era diventato pure il loro. Il silenzio di quel momento, accompagnato dagli occhi lucidi, sembra essere un urlo di vittoria ed è senz’altro una dimostrazione d’amore verso il piccolo di casa. L’abbraccio della nonna al momento della partenza è frettoloso, sembra dire “non stare a dispiacerti per noi che rimaniamo qua, va’ a prenderti il tuo futuro”. E alla fine scopriamo che Billy il suo futuro se lo è preso davvero, quando, anni dopo, è primo ballerino nella rappresentazione de Il Lago dei Cigni di Čajkovskij: gli occhi lucidi del padre Jackie, commosso, sono un’immensa e sincera dimostrazione d’amore al proprio figlio. 

In conclusione

Note positive

  • La rappresentazione assolutamente realistica dell’Inghilterra dell’epoca;
  • La bravura degli attori, in primis il giovanissimo Jamie Bell e la tostissima Julie Walters;
  • Il triangolo d’amore tra Jackie, Tony e Billy, l’istinto di protezione che i primi due hanno verso il terzo è commovente;
  • La colonna sonora che incita tutti ad alzarsi dal divano e ballare.

Note negative

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